Agenda digitale europea per il 2020
Il primo passo dell’Unione europea per la diffusione della rete Ultra Larga risale al 2010. All’interno dell’Agenda digitale europea venivano fissati obiettivi per la crescita nell’Ue da raggiungere entro il 2020.
Scopo principale era fare leva sul potenziale delle tecnologie di telecomunicazioni per fornire innovazione, progresso e crescita economica attraverso lo sviluppo del mercato digitale.
Tra i principali obiettivi del documento troviamo la fornitura, a tutti i cittadini degli stati membri, di un servizio di connettività di almeno 30Mbps (banda minima verso l’utenza per definire il servizio a Banda Ultra Larga) entro il 2020.
In una fase successiva, l’Unione Europea stabilisce inoltre un “target di utilizzo” della Banda Ultra Larga che prevede, oltre alla disponibilità del servizio per il 50% della popolazione con velocità a 100Mbps entro il 2020, anche la contrattualizzazione e la capacità di utilizzo.
Il 3 marzo 2015 l’Italia definisce l'Agenda Digitale Italiana, strategia nazionale per raggiungere gli obiettivi indicati dall’Agenda Europea:
- Connettività ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana, garantendo al contempo una copertura ad almeno 30 Mbps in download a tutti cittadini entro il 2020
- Copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in particolare)
Fonte: Unione Europea Agenda Digitale Europea 2010/2015
Obiettivi di connettività 2025 - 2030
Nel 2016 l’Unione europea - con la comunicazione “Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea" - annuncia gli obiettivi che gli stati membri dovranno raggiungere entro il 2025:
- connettività di almeno 1 Gbps per scuole, biblioteche e uffici pubblici
- connettività di almeno 100 Mbps, espandibile a Gigabit, per tutte le famiglie europee
- copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e lungo i principali assi di trasporto terrestre.
Nella comunicazione l’Unione europea invitava gli stati membri a riesaminare i progressi dei rispettivi piani nazionali per la banda larga e ad aggiornarli entro la fine del 2017, adottando come orizzonte temporale il 2025.
Nel marzo del 2020 viene infine approvata e pubblicata dalla commissione europea la “Comunicazione COM(2021) 118 final” Bussola digitale 2030: la via europea per il decennio digitale che definisce gli obiettivi di connettività da raggiungere entro il 2030:
- connettività di almeno 1 Gbps per tutte le famiglie europee
- copertura 5G in tutte le aree popolate.
Banda Ultra Larga in Italia
Nonostante l’attuazione da parte dello stato dei piani per la diffusione di connettività ultra larga i dati di marzo del 2021 riportati nel documento Strategia italiana per la banda ultralarga Verso la Gigabit society mostrano che solo l'89,6% delle famiglie è raggiunto da connessioni con velocità in download maggiore di 30 Mbps.
Le percentuali di copertura evidenziano il notevole ritardo nel raggiungimento degli obiettivi per il 2020 che prevedevano una connettività ad almeno 100 Mbps per l’85% della popolazione italiana, garantendo al contempo una copertura ad almeno 30 Mbps in download a tutti cittadini.
La nuova strategia italiana e i finanziamenti del PNRR
Il 25 maggio 2021, nella prima riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale insieme al MISE hanno approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga Verso la Gigabit society che definisce le principali azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi generali della strategia:
- raggiungimento della copertura dell'intero territorio nazionale con la connettività a 1 Gbit/s, entro il 2026
- stimolo alla domanda di connettività ad alta velocità per le famiglie.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (PNRR) approvato dal Governo il 29 aprile 2021 destina il 27% delle risorse alla transizione digitale, di cui 6,7 miliardi di euro per progetti che costituiscono la presente strategia per la banda Ultra Larga, che si pone in continuità con la strategia varata dal Governo nel 2015.
Dei sette interventi in programma, cinque sono sovvenzionati dal PNRR.
- Piano "Italia a 1 Giga" (risorse PNRR 3.863,5 milioni di euro) - Obiettivo: fornire connettività a 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload nelle aree a fallimento di mercato grigie e nere NGA, per un totale di 8,5 milioni di unità immobiliari
- Piano "Italia 5G" (risorse PNRR 2.020 milioni di euro) - Obiettivo: incentivare la diffusione di reti mobili 5G nelle aree a fallimento di mercato, al fine soddisfare pienamente il fabbisogno di connettività mobile in grado di abilitare i molteplici casi d’uso previsti dall’ITU, afferenti alle tre categorie enhanced Mobile BroadBand (eMBB), massive Machine Type Communication (m-MTC), Ultra-Reliable Low Latency Communication (URLLC)
- Piano "Scuole connesse" (risorse PNRR 261 milioni di euro) - Obiettivo: completare il Piano per la copertura a banda ultralarga di tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale. Tale piano prevede quindi la fornitura di connettività gratuita a 1Gbit/s con relativa assistenza tecnica per 5 anni per 9.000 edifici
- Piano "Sanità connessa" (risorse PNRR 501,5 milioni di euro) - Obiettivo: fornire connettività a banda ultralarga a 1 Gbit/s a circa 12.280 strutture sanitarie in tutto il Paese
- Piano "Isole Minori" (risorse PNRR 60,5 milioni di euro) - Obiettivo: fornire connettività adeguata a 18 isole minori oggi prive di collegamenti con fibra ottica con il continente.
- Piano aree bianche - Obiettivo: portare Internet veloce nelle zone a fallimento di mercato in 7.632 comuni, per un totale di circa 8,6 milioni di unità immobiliari. Tale processo è iniziato nel 2015 con l’approvazione del governo del piano “aree bianche”
- Piano voucher - Obiettivo: promuovere e incentivare la domanda di servizi di connettività a banda ultralarga (NGA e VHCN) in tutte le aree del Paese, allo scopo di ampliare il numero di famiglie e imprese che usufruiscono di servizi digitali utilizzando reti ad alta velocità ad almeno 30 Mbit/s
La Strategia italiana approvata per la banda ultralarga persegue obiettivi ambiziosi, da raggiungere in tempi stretti, e richiederà un notevole sforzo sia da parte dei Ministeri e delle autorità nazionali competenti che degli operatori privati. Se verrà rispettato porterà l’Italia ai migliori livelli di connettività in Europa e fungerà da colonna portante dell’abilitazione digitale necessaria per la transizione tecnologica dell’intero Paese.
Matteo Garbujo