16 nov 2021

Filiera delle telecomunicazioni in Italia

L’Edizione 2021 del Rapporto sulla Filiera delle telecomunicazioni in Italia di Asstel evidenzia luci e ombre: continua la contrazione dei ricavi, Italia prima in Europa per discesa dei prezzi 2010-2020.

Negli ultimi anni in Italia è cresciuta la copertura della banda larga veloce ≥30 Mbps (93% la copertura delle abitazioni in Italia vs 87% della media EU)

Rimane invece distante dalla media europea il valore della copertura ≥100 Mbps con reti VHCN: 34% vs 59%. Anche considerando la sola copertura in fibra - visto che in Italia è assente la tecnologia Docsis che permette la trasmissione dati attraverso il cavo televisivo - c’è un gap da colmare: 34% vs 42,5%.

I nuovi target definiti dal Piano Italia a 1 Giga richiedono di assicurare una velocità di almeno 300 Mbps stabili in download entro il 2026. Tale soglia è necessaria per sviluppare reti prontamente aggiornabili, in grado di soddisfare nel tempo il crescente fabbisogno di connettività per fruire di servizi sempre più avanzati.

Il tasso di copertura delle reti 4G in Italia è ormai consolidato, pari o prossimo al 100%. Nel primo trimestre di quest’anno, la penetrazione delle sim 4G in Italia è cresciuta di 12 pp, raggiungendo l’85% del totale delle linee mobili connesse a internet (valore inferiore solo al mercato tedesco e a quello inglese nei principali paesi europei).

Per quanto riguarda lo sviluppo delle reti mobili 5G l’Italia è uno dei primi paesi ad aver  completato l’asta per tutte le frequenze a disposizione, è tra i paesi con il maggior numero di sperimentazioni ed è stata tra i primi a lanciare i servizi commerciali 5G. Tuttavia, secondo i dati della Commissione Europea, la copertura 5G in Italia a metà 2020 (considerando solo le reti 5G "standalone", cioè quelle che non si appoggiano ad altre reti preesistenti), era pari all’8% delle abitazioni, valore inferiore alla media europea (14%) e a quelli di altri grandi paesi come Spagna (13%), Germania (18%) e UK (20%).

Volumi di traffico

  • Continua anche nel 2020 la forte crescita dei volumi di traffico dati sia da fisso (+53% nel 2020) sia da mobile (+54%). Complessivamente i volumi di traffico dati da rete fissa valgono oltre 6 volte quelli da rete mobile.
  • Cala ormai da 8 anni il numero di Sms inviati da dispositivi mobili (-18% nel 2020), imputabile al sempre maggior utilizzo di servizi di instant messaging da parte dei consumatori.
  • Inversione di tendenza nel 2020 per i volumi di traffico voce: +10% grazie a una ripresa sia dei volumi di traffico mobile (+12%) sia di quelli su rete fissa (+5%).

Ricavi

  • Alla rilevante contrazione dei ricavi TLC osservata in Italia nell’ultimo decennio, si contrappone la forte crescita dei mercati abilitati dal digitale e dalle reti di Telecomunicazione.
  • I mercati digitali maggiormente in crescita a livello di ricavi nel 2020 sono il Cloud (+21%), l’Artificial Intelligence (+15%) e i Big Data&Analytics (+6%), ambiti in cui le Telco continuano a giocare un ruolo marginale.

Confronto internazionale

  • L’Italia in 10 anni ha perso quasi un terzo del suo valore iniziale sul totale ricavi degli operatori di TLC. Solo la Spagna tra i principali paesi europei ha avuto un crollo paragonabile ( 26%), ma inferiore in valore assoluto. La Francia ha perso il 16% in 10 anni, mentre la Germania «solo» l’8% e UK ha subito perdite ancora più contenute.
  • L ’Italia registra il calo maggiore tra i principali paesi europei per quanto riguarda i prezzi relativi a servizi e terminali di Telecomunicazione sia nell’ultimo anno (-5,3%) sia ampliando il confronto agli ultimi 10 anni (-32,9%).
  • Le dinamiche del mercato mobile sono state influenzate dall’ingresso del quarto operatore (la Commissione Europea ha dato il benestare alla fusione tra Wind e H3G, solo se affiancata all’ingresso di un nuovo operatore sul mercato)
  • Alla dinamica competitiva sui prezzi, si aggiunge la dinamica dei ricavi da servizi intermedi intraoperatore, influenzati dalle attività del Regolatore e che in Italia registrano un calo del 43% dal 2010 (maggiore rispetto a quanto accaduto in Germania, Spagna e Francia).

Fonte: Rapporto sulla filiera delle telecomunicazioni in Italia