29 nov 2021

Cloud in Italia: report 2021

Cresce l’adozione del Cloud in Italia: il mercato vale 3,84 miliardi di euro (+16% rispetto al 2020).

Le imprese e le pubbliche amministrazioni stanno strutturando strategie di lungo periodo che pongono il Cloud al centro della digitalizzazione. I numeri mostrano un incremento degli investimenti legati ai progetti strategici, all’interconnessione delle applicazioni ormai distribuite in diversi ambienti computazionali e all’innovazione funzionale e architetturale.

Nel 2021 la spesa Cloud continua a crescere, trainata non più dai servizi SaaS (+13%), che hanno garantito la tenuta del sistema economico italiano durante le fasi di emergenza pandemica, ma da quelli ​​PaaS (+31%), che riguardano la modernizzazione applicativa, l’orchestrazione e la gestione dei sistemi informativi, e IaaS (+23%).

Secondo l'Osservatorio Cloud Transformation, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, nelle grandi aziende il 44% del parco applicativo si trova oggi su Cloud pubblico o privato: è prossimo il sorpasso sulla quota ancora gestita on-premises.

Complessivamente il 34% delle imprese non ha ancora accompagnato questo percorso tecnologico con azioni di cambiamento organizzativo, come l’arricchimento delle competenze del personale, l’inserimento di specialisti nelle tecnologie Cloud, o la revisione dei processi aziendali coinvolti.

Spesa Cloud in Italia

Il Public & Hybrid Cloud, ovvero l’insieme dei servizi forniti da provider esterni e l’interconnessione tra Cloud pubblici e privati, si conferma ancora la componente principale, per una spesa di 2,39 miliardi di euro (+19%).

Seguono lo IaaS (Infrastructure as a Service), che registra una dinamica del +23%, per un totale di 898 milioni di euro, e infine il SaaS (Software as a Service) che - pur rimanendo la componente più rilevante con oltre 1,1 miliardi di € - dopo il boom dello scorso anno vede un progressivo consolidamento e un fisiologico rallentamento del tasso di crescita (+13%).

Le strategie Hybrid e Multi Cloud sono più diffuse nelle grandi imprese italiane, che oggi fanno riferimento mediamente a 5 Cloud provider per l'erogazione dei propri servizi (in crescita rispetto ai 4 del 2020).

I benefici sono molti: dalla maggiore scalabilità, flessibilità e portabilità delle applicazioni, alla più ampia agilità progettuale legata alla rapidità di sviluppo, fino ai minori costi di realizzazione e gestione del software.

Il percorso è però agli inizi, come dimostra l'ancora limitata presenza di applicazioni pensate nativamente per il Cloud (Cloud Native), che rappresentano oggi circa il 10% del portafoglio applicativo delle imprese.

Fonte: Osservatorio Cloud Transformation (edizione 2021)